Laura Accerboni è nata a Genova nel 1985. Sue poesie sono state pubblicate su diverse riviste italiane e straniere tra cui «Nuova corrente», «Poesia», «Steve», «Capoverso», «Italian Poetry Rewiew», «Gradiva», «Loch Raven Review», «Kluger Hans»… Ha pubblicato le raccolte poetiche Attorno a ciò che non è stato (Edizioni del Leone, 2010) e La parte dell’annegato (Nottetempo, 2016). Ha conseguito diversi premi letterari tra cui: Lerici Pea giovani (1996), Premio internazionale di poesia Piero Alinari (2011), Premio Achille Marazza Opera Prima (2012). Le sue poesie sono state tradotte in molte lingue ed è stata ospite di numerosi festival internazionali tra cui: Poetry International Rotterdam (Olanda), Felix Poetry Festival (Belgio), Struga Poetry Evenings (Macedonia), Poetas D(in)versos (Coruña), Babel Festival di letteratura e traduzione (Svizzera), Chiasso Letteraria (Svizzera), Internationales Literatur festival Leukerbad (Svizzera), Poestate (Svizzera), Poetry on the Road (Germania), 10Tal / The Stockholm Poetry Festival (Svezia)… Nel 2017 ha presentato il suo lavoro presso le Università di Cork e di Dublino. Dal 2016 è tra i poeti selezionati nell’ambito del progetto Versopolis promosso dall’Unione Europea
Fulvio Caccia, poeta, saggista e scrittore, vive a Parigi. Ha pubblicato cinque romanzi, tra cui La Coïncidence (Guernica, 2005) e Un été catalan (Balzac, 2018); la raccolta di racconti Golden Eighties (Balzac, 1994); e sei raccolte di poesia, tra cui Aknos (Guernica, 1994, Premio del Governatore generale del Canada) e Italie et autre voyages (coedizione Noroit/Bruno Doucey, 2010). Nel 2018 è uscito il suo saggio Diversité culturelle: vers l’état-culture (Éditions Laborinthus). È uno dei fondatori della rivista transculturale Viceversa e il fondatore-direttore de l’Observatoire de la diversité culturelle.
Monique Calinon, insegnante certificata di Lettere moderne (licenza in Lettere classiche, master in Lettere moderne su Marivaux) è curatrice presso la Bibliothèque nationale de France, incaricata della collezione di Letteratura francese (Medioevo –XIXesimo secolo), dopo numerosi anni passati al dipartimento Audiovisivi. In occasione del progetto della BnF-François-Mitterrand, si è occupata della collezione francofona. Ha diretto la rivista letteraria «Linea». È membro del comitato esecutivo del PEN Club francese (e tesoriere aggiunto) ed è attiva in diversi comitati: comitato degli Scrittori per la Pace, comitato per le Donne scrittrici, comitato della Diversità linguistica… È vicepresidente dell’Associazione Bibliothèques gourmandes e della rivista «Papilles». Ha ugualmente un mandato nazionale presso l’ABF (association de Bibliothécaires français) per la commissione delle Biblioteche specialistiche e universitarie. È infine presidente dell’Ensemble Amarillis (musica barocca) di Angers.
Nata in Quebec, Marianne Corvellec impara a leggere, scrivere e contare in italiano, poiché la sua famiglia viveva in Toscana. A livello accademico studia scienze naturali, ottenendo un dottorato in fisica statistica (Scuola normale superiore di Lione, 2012). Scrive pertanto articoli scientifici, documentazione tecnica e codice informatico. Dal 2018 al 2021 vive a Milano: lì inizia la sua attività di traduzione letteraria. Ha tradotto il saggio del filosofo Diego Fusaro Mondialisation malheureuse: Onze thèses philosophiques sur le faire-monde du marché (Éditions Ovadia, 2021). Fin dall’adolescenza si è impegnata in varie associazioni; dal 2015 al 2020 era membro del consiglio di amministrazione dell’April che è la principale associazione per la promozione e la difesa del Software Libero nel mondo francofono.
Nato a Milano, Romeo Fratti è docente di lettere, giornalista culturale, traduttore letterario, autore e attore italo-francese. Quadrilingue italiano, francese, inglese e tedesco, scrive per le riviste La République des Livres, Vice Versa Online e Toutelaculture.com; gestisce inoltre il blog “Fragments” per conto del sito del quotidiano francese Le Monde (Le Monde.fr). Ha lavorato come traduttore presso le case editrici Dargaud e Portaparole. Le sue cronache radiofoniche sull’umorismo letterario sono state programmate da France Culture. Da aprile 2017, è accessibile Broutage de feuillets, la sua webradio incentrata sugli aspetti insoliti ed umoristici della letteratura.
Mia Lecomte (Milano, 1966) è una poetessa e scrittrice di nazionalità francese e di lingua italiana che risiede in Svizzera. Tra le sue pubblicazioni più recenti si ricordano: la silloge poetica Lettere da dove (2022); la raccolta di racconti Cronache da un’impossibilità (2015); e il libro per bambini Gli spaesati/Les dépaysés (2019). Le sue poesie sono state tradotte in diverse lingue e pubblicate all’estero e in Italia in numerose riviste, antologie e raccolte, fra cui si ricordano For the Maintenance of Landscape (2012), Là où tu as ton corps (2020. Prix Vénus Khoury Ghata 2021) e Home is what is left (2022, con fotografie dell’autrice). Traduttrice dal francese, svolge attività critica ed editoriale nell’ambito della letteratura transnazionale italofona, a cui ha dedicato alcune antologie e il saggio Di un poetico altrove. Poesia transnazionale italofona (1960-2016) (2018). È redattrice del semestrale di poesia comparata «Semicerchio», del periodico online letterario indiano «The Antonym» e collabora all’edizione italiana de «Le Monde Diplomatique». È ideatrice e membro della Compagnia delle poete.
Davide Napoli, scrittore e artista visivo, ascolta le forme folgoranti del pensiero, attraverso le “in-tensioni” dell’inchiostro di china e della scrittura. La sua ricerca sul gesto del vuoto e sul tempo esplora la caduta e la vertigine della meditazione come scienza dell’intimo. Dottore in Filosofia e in Arti e Scienze dell’Arte, insegna Arti Plastiche all’Università Parigi I-Panthéon Sorbonne e Metodologie e tecniche del contemporaneo all’Accademia di Belle Arti di Palermo, Italia. È membro del gruppo di ricerca Arte Scienze e Società (Istituto ACTE, Sorbonne). Pubblica da anni con le Edizioni Transignum e le Edizioni Unicité. Ultime pubblicazioni: Il lapsus dell’ombra (Unicité, 2020) et Intragème (Transignum, 2021, con una creazione scrittura e partitura musicale di Jean-Yves Bosseur).
Maria Grazia Negro, nata a Bressanone, è una ricercatrice di Letterature Comparate con un’esperienza ventennale di insegnamento presso università straniere (Casablanca, Salisburgo, Istanbul). Ora insegna al Liceo Dante Alighieri di Bressanone. I suoi campi di ricerca vertono sulla letteratura postcoloniale e transnazionale, sugli studi culturali e diasporici, sull’immaginario artistico e letterario. Tra le sue pubblicazioni più importanti: La spina nel cuore: La figura di Margarete Maultasch tra Otto e Novecento (1997, in collaborazione con B. Ricci, S. Antonello); Nuovo Immaginario Italiano. Italiani e stranieri a confronto nella letteratura italiana contemporanea (2009, in collaborazione con M. C. Mauceri); Il mondo, il grido e la parola. La questione linguistica nella letteratura postcoloniale italiana (2015). È nel comitato redazionale della casa editrice Sinestesie e revisora della rivista online Novecento transnazionale. Letterature, arti e culture / Transnational 20th Century. Literatures, Arts and Cultures. Ha lavorato alla diffusione di eventi letterari all’estero.
Gioia Panzarella si occupa di letteratura della migrazione in lingua italiana e nel 2018 completerà un dottorato presso l’Università di Warwick (Regno Unito) con una tesi dal titolo Disseminating Migration Literature: A Dialogue with Contemporary Italy. Dal 2007 lavora come giornalista, editor e content manager per giornali, case editrici e web agency. Ha curato Madrigne in un’unica partitura (Ledizioni, 2015), della Compagnia delle poete. Nel 2016 ha coordinato il progetto “Collaborative Translation: A Model for Inclusion”, in collaborazione con l’Università di Monash (Australia). A partire dal 2011 ha insegnato italiano come lingua straniera e lingua seconda in Italia, in Austria e nel Regno Unito.
Sarah Ventimiglia, nata a Venezia, vive tra Parigi e Marsiglia. È dottore di ricerca in Italianistica presso l’Université Sorbonne Nouvelle di Parigi, con una tesi sul rapporto tra poesia e prosa in Cesare Pavese. Insegnante d’italiano in Francia, traduce poesia contemporanea dall’italiano e dal francese: Ghérasim Luca, in «Poesia» di Crocetti, Gabriella Maleti in «Les cahiers d’Eucharis»… Ha partecipato inoltre alla traduzione collettiva delle Canzoni di Leopardi (Chanson, Paris, Le Lavoir Saint-Martin, 2014). Nel 2016 ha organizzato e condotto, insieme a Mia Lecomte e Giovanni Solinas, l’incontro “Che lingua sei. Diversità, passaporti, identità: la poesia italiana contemporanea in una prospettiva transnazionale plurilingue” (Libreria italiana “La tour de Babel”, Parigi).
Patrick Williamson è nato a Madrid e vive vicino a Parigi. Una laurea in studi europei presso l’UEA, a Norwich, Regno Unito, e un diploma in sub-editing e design presso la London School of Journalism. Docente part-time per un Master in traduzione presso ESIT, Université Sorbonne Nouvelle-Paris 3, lavora principalmente come traduttore nel settore dei servizi finanziari. È anche poeta e traduttore letterario e ha pubblicato una dozzina di lavori. Le sue raccolte più recenti sono Nel Santuario (inglese-italiano, Samuele Editore, 2013), Gifted (Corrupt Press, 2014), Tiens ta langue/Hold your tongue (Harmattan, 2014) e Beneficato (inglese-italiano, Samuele Editore, 2015). È redattore e traduttore di The Parley Tree, An Anthology of Poets from French-speaking Africa and the Arab World (Arc Publications, 2012), e ha tradotto in particolare Tahar Bekri, Gilles Cyr, Guido Cupani e Erri de Luca.